"Cose brutte dal mondo" 3
Oggi, per la rubrica sulle schifezze dal mondo, ho deciso di calare un bel carico da 10 (per usare una terminologia da Briscola). Vi parlerò infatti di "YU-GI-OH!".
Quello che vedete nell'immagine a destra è il protagonista della serie animata e si chiama, appunto, Yo-Gi-Oh. Di professione gioca a carte ed è posseduto... ok, ok: una cosa per volta. Non è facile: è talmente brutto che non so da dove iniziare. Dunque vediamo... Per prima cosa siamo in Giappone e lo studente Yo-Gi-Oh ama giocare ad un gioco di ruolo con le carte: Dual monsters (copiato in modo spudorato da Magic). Le carte prendono vita grazie a proiettori di ologrammi con i quali la battaglia sembra più realistica. Nella mente dello studente Yo-Gi-Oh alberga lo spirito di un'altro personaggio che si chiama come lui, ha la stessa faccia ma che in realtà è un faraone egiziano... ve l'ho detto che è un casino. Il mondo è in pericolo e solo Yo-Gi-Oh versione faraone può salvarlo grazie al cuore puro di Yo-Gi-Oh modello studente giapponese. Una serie di cattivoni tentano di dominare il mondo (wow che novità) ma, udite-udite, lo vogliono fare utilizzando le carte da gioco. Così il male e il bene si giocano il mondo, e i nostri destini, in questo modo ridicolo. In realtà i duelli ed il cartone animato sono solo un pretesto per far pubblicità allo stesso gioco di carte da collezione (che vendono nei negozi). Infatti ogni volta che qualcuno gioca una carta, questi, spiega le sue caratteristiche, con quale altra carta abbinarla, i danni che provoca all'avversario e via dicendo. Per non parlare del fatto che c'è sempre una carta che frega la carta dell'avversario che, a sua volta, ne ha un'altra per fregare di nuovo il nemico che, non essendo uno spovveduto, ha la carta per battelo e via così per tre puntate. Insomma un cartone animato fatto solo per vendere pupazzetti e carte da gioco. Ma la cosa peggiore, a mio avviso, è la sigla che afferma la seguente frase: Se vincerai sarai un campione / se perderai nell'ombra resterai Praticamente il messaggio che passa è: se vinci sei un grande ma se arrivi secondo sei una nullità. Questo, sempre a mio avviso, è uno dei messaggi peggiori che si possa far passare ad un bambino.